Corso Opi, i consigli della docente. Intervista a Laura Bugno - InRete

Blog

Corso Opi, i consigli della docente. Intervista a Laura Bugno

corso opi - docente - laura bugno
Le interviste

Corso Opi, i consigli della docente. Intervista a Laura Bugno

Abbiamo parlato ampiamente del corso OPI e della figura professionale dell’operatore per l’infanzia. Ci siamo messi dalla parte dello studente, per rispondere agli interrogativi irrisolti, per fare chiarezza sugli sbocchi lavorativi e professionali. Infine, abbiamo anche trattato gli argomenti un po’ più spinosi, ma che in realtà sono quelli di cui nessuno parla e che, invece, tutti vorrebbero conoscere: la remunerazione.

Abbiamo raccontato la storia di successo di Rosa Tello, ex allieva del nostro corso OPI. Poi, però, ci siamo chiesti se avessimo sciolto, in modo esaustivo, tutti i dubbi. Quindi, abbiamo deciso di fare una breve chiacchierata con una delle nostre docenti del corso OPI: Laura Bugno.
Sociologa ed educatrice con esperienza ventennale, docente OPI e coordinatrice del “Punto Luce” Chiaiano di Save the Children per conto dell’APS Coordinamento Genitori Democratici Napoli, la prof.ssa Bugno ha risposto alle nostre domande.

OPI, una figura ricercata e fondamentale per le strutture educative, centri per minori e ludoteche. Quali sono i ruoli che effettivamente svolge un operatore per l’infanzia?

L’operatore per l’infanzia è una figura professionale dedicata all’accudimento e all’animazione per minori, la quale collabora attivamente alla progettazione e alla realizzazione di interventi educativi, culturali e ricreativi finalizzati alla socializzazione e crescita del bambino. Inoltre si occupa di sostegno alla genitorialità attraverso interventi con e per le famiglie in collaborazione con le agenzie educative.

corso operatore dell'infanzia

Perché è importante avere una buona formazione, fatta di pratica e teoria, e non affidarsi semplicemente a una formazione ‘fai da te’?

Di solito si sceglie di diventare operatore per l’infanzia in quanto si ritiene di possedere una spiccata sensibilità e attitudine nei confronti dei bambini, anche molto piccoli, ma siccome questo lavoro richiede anche grande responsabilità si rende necessaria una formazione adeguata e finalizzata al “prendersi cura” dei minori in tutti i momenti di importanza educativa e relazionale, come il pasto, l’igiene, il riposino, il gioco… per questo è fondamentale essere guidati alla professione da esperti tramite un percorso formativo serio e riconosciuto.

In qualità di docente del corso OPI, nonché sociologia ed educatrice, quali sono gli aspetti fondamentali delle sue lezioni (e che sottolinea agli studenti) per i quali saranno avvantaggiati nel lavoro?

In quanto sociologa ed educatrice, con più di venti anni di esperienza nel settore, mi occupo degli aspetti formativi legati alla progettazione partecipata di interventi educativi, al diritto civile e penale relativo all’infanzia, ai diritti dei bambini e degli adolescenti e in generale ai servizi educativi pubblici e privati. Tali ambiti, unitamente a quelli pedagogici, educativi e psicologici, costituiscono il quadro formativo completo e adeguato alla pratica della professione: riconoscere i bisogni del bambino al fine di promuovere il suo benessere psicologico e relazionale.

Qual è il valore aggiunto che emerge dal corso OPI? Perché, insomma, bisognerebbe frequentarlo? E soprattutto, chi può frequentare il corso?

Frequentare il corso OPI permette non solo di acquisire le competenze teoriche valide alla pratica della professione bensì anche, e soprattutto, di avere l’opportunità di fare pratica di lavoro di gruppo e tirocinio formativo. Possono frequentare il corso tutti coloro che abbiano compiuto la maggiore età e abbiano conseguito il diploma, ovvero terminato il secondo ciclo di studi.

Quale consiglio darebbe a tutti coloro che vogliono intraprendere questo percorso?

Il mio consiglio per chi sceglie di intraprendere questo percorso formativo e, di conseguenza, entrare professionalmente nel mondo dell’educazione, è di sfruttare al meglio la propria propensione impegnandosi nell’acquisizione di competenze facendo tesoro delle nozioni e dell’esperienza che tale corso offre, in particolare di immergersi profondamente negli spunti di studio che sapranno cogliere e soprattutto… divertirsi!

La parola d’ordine, dunque, è ‘divertirsi’ e vale, attenzione, sia per gli adulti sia per i bambini.

Vuoi saperne di più? Scrivici!

Hai domande sul corso OPI? scrivici subito!